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Il trattamento dell'iperidrosi con la tossina botulinica

In ambito scientifico il termine "iperidrosi" definisce una secrezione di sudore superiore ai 100 mg di sudore per cm2 al minuto. Nella pratica clinica la definizione è più soggettiva e implica un eccesso di sudorazione che provoca disagio e/o una serie di difficoltà nella vita quotidiana, superando la quantità di sudore necessaria all'organismo per mantenere la temperatura corporea costante. Tale condizione può essere generalizzata, oppure circoscritta ad alcune aree (ascelle, mani e piedi).

Le cause più comuni di iperidrosi sono ambientali ed emozionali, ma anche endocrine (ipoglicemia e ipertiroidismo), dietetiche (consumo elevato di alimenti o integratori contenenti caffeina, capsaicina o altri agenti termogeni), farmacologiche ( in seguito ad assunzione di antipiretici, colinergici, antidepressivi, amfetamine) e vegetative (iperidrosi indotta davomito, nausea o dolore).

L'iperidrosi rappresenta un ostacolo e un disagio per le relazioni sociali. Ai fini della diagnosi e della scelta terapeutica è molto importante valutare la localizzazione del problema.

Se l'eccessiva sudorazione è estesa a tutto il corpo, è probabile che alla base vi sia un problema endocrino, farmacologico o febbrile; quando invece la causa è di natura emozionale, l'iperidrosi si manifesta nella zona delle ascelle, del palmo delle mani e della pianta dei piedi. 

In medicina estetica l'iperidrosi ascellare, palmare e plantare vengono trattate con l'ausilio della tossina botulinica, la quale agisce bloccando temporaneamente il rilascio di acetilcolina dalle terminazioni nervose, ottenendo così una "paralisi" della attività delle ghiandole sudoripare. 

Il trattemento è effettuato in un'unica seduta della durata di circa 30 minuti, in anestesia locale. 

Per ridurre al minimo il dolore dell’infissione dell’ago e per un’assoluta precisione nella inoculazione del farmaco si utilizzano aghi da mesoterapia della lunghezza di 6 - 13 mm/30 G , montati su siringhe con una scala che consente di iniettare la corretta quantità di Tossina Botulinica per ogni sito di inoculazione.

La tecnica prevede l’infltrazione sul palmo della mano o la pianta del piede e sulle dita, seguendo un reticolo di punti, creato ad personam con una penna dermografica, mentre analogo reticolo si va realizzare sulla regione ascellare, con una distanza variabile, tra punto e punto, di 1 - 1,5 cm. 
Il trattamento non è un intervento chirurgico ed il paziente puo’ riprendere il normale svolgimento delle proprie attività subito dopo la seduta.

Le controindicazioni sono: gravidanza, malattie neuromuscolari (miatsenia gravis, SLA, miopatia), terapia con aminoglucosidi. 

Dal punto di vista dell’efficacia la letteratura scientifica internazionale riporta le seguenti percentuali: 95% di successo nelle ascellari; 70/80% di successo nelle palmari e plantari. 
La durata dell’efficacia del trattamento è di circa 6 mesi, ed è ripetibile nel tempo. 

Autore: Dott.ssa Alessandra Frascolla

Il trattamento dell'iperidrosi con la tossina botulinica