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Miglioramenti SI, trasformazione NO

Non vedo spesso la tv, ma ieri sera ho guardato per più di un'ora la trasmissione di Chiambretti su Rete4 (La repubblica delle donne). Come mai? Ero sbigottita. 

Uno degli ospiti era il Dr Giacomo Urtis. Forse molti di voi lo conosceranno già: compare spesso in tv, sui giornali, sui social. C'è chi dice sia un chirurgo plastico, chi sostiene sia dermatologo, ma su una cosa sono tutti daccordo: è il medico estetico dei vip. 

La cosa che mi ha turbata è che si è presentato in trasmissione con il viso avvolto in una fascia elastica, gonfio come un pallone e con evidenti ematomi sulle guance (ha solo 41 anni!).

Essendo un medico estetico, ovviamente, non ho nulla in contrario sui "ritocchi". Tuttavia anche se può essere stata solo una trovata pubblicitaria, ciò che ho visto mi ha sollevato una domanda di natura etico professionale: qual'è il compito del medico estetico?

Prima di rispondere, voglio fare un passo indietro. In Italia è comunemente diffuso il pensiero che la medicina estetica interessi solo le persone facoltose e molto vanitose e pertanto viene considerata equivocamente come una branca minore della medicina,che ha a che fare con bisogni frivoli. 

In realtà molti pazienti hanno bisogno dell'aiuto del medico estetico per risolvere talvolta gravi disagi psicologici come la dismorfofobia. Ovvero una patologia, caratterizzata dalla preoccupazione ossessiva e spesso priva di fondamento, che un particolare tratto del corpo sia portatore di un'imperfezione così evidente da doverla nascondere a ogni modo.
Il comportamento del Dr Urtis può essere un esempio pericoloso perchè comunica una idea di medicina estetica che ha più a che fare con una vera e propria trasformazione del corpo che con il miglioramento e il mantenimento del proprio aspetto estetico naturale.

Io credo fermamente che sia nostro dovere, in qualità di medici, avere un equilibrio estetico, affinchè i pazienti possano vederci come punti di riferimento e comprendere che l'invecchiamento è una delle fasi della vita e come tale va accettata, anche grazie a trattamenti che possono aiutare a viverla al meglio. 

Il mio consiglio rimane sempre lo stesso: affidatevi sempre a professionisti che dimostrano di saper rispettare la vostra naturale bellezza senza trasformare la vostra identità.

 

 

Autore: Dott.ssa Alessandra Frascolla

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