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La carbossiterapia come soluzione ai problemi legati alla menopausa
Ho scritto altri articoli sull'argomento carbossiterapia sottolineando l 'importanza di questa metodica per correggere inestetismi cutanei come per esempio la cellulite.
L'impiego della carbossiterapia è molto vasto e si estende a branche diverse dalla medicina estetica, come per esempio la ginecologia. Nello specifico viene utilizzata nelle problematiche legate alla menopausa che riguardano l'apparato genitale, legate al calo degli estrogeni.
La menopausa è momento spesso critico nella vita di una donna, caratterizzato da cambiamenti psico-fisici che si traducono in: atrofia o degradazione dei tessuti intorno al perineo, secchezza vaginale, perdita di funzionalità e turgore dei tessuti e ridotta sensibilità della zona, con il coinvolgimento della sfera sessuale.
Il trattamento con carbossiterapia consiste nell'iniezione in punti diversi della zona vulvo-vaginale di flussi di anidride carbonica che aumentando l'ossigenazione comporta un miglioramento della texture cutanea e il ringiovanimento della zona trattata.
La carbossiterapia è indicata in tutte le pazienti che lamentano atrofia dei tessuti vulvo-vaginali, perdità della sensibilità e secchezza vaginale.
I risultati ottenuti consistono in aumento del tono, del turgore e dell'aspetto estetico della zona vulvo-vaginale un aumento della lubrificazione e della sensibilità vaginale con miglioramento della vita sessuale. Il tutto si traduce in un incremento del benessere psico-fisico della donna.
La procedura è rapida, la seduta dura infatti 10-15 minuti. E' ben tollerata e scevra da effetti collaterali. La paziente può avvertire calore o senso di gonfiore che permangono per soli 30 minuti dal termine della seduta.
In base alla situazione di partenza e alla gravità della clinica, potranno essere necessarie dalle 6 alle 10 sedute di carbossiterapia, a cadenza settimanale, seguite da una seduta mensile di mantenimemto.
Autore: dott.ssa Alessandra Frascolla